martedì 13 aprile 2010

Grano contaminato da ocratossina? Il processo riprende il 15 aprile presso il Tribunale di Trani. Tutto è nato dal coraggio della denuncia dello spinazzolese Michele Lovaglio. L'imprenditore Francesco Casillo si difende:«dite a Lovaglio che il Davide che lotta contro Golia non è lui ma sono io che sono stato “pestato a sangue” da forze più forti di me. Finora….»


Le tappe della vicenda
20 settembre 2005: Michele Lovaglio invia al pm Savasta la denuncia-querela
23 settembre 2005: il pm dispone il sequestro della motonave Loch Alyn
2 dicembre 2005: Il Ctu del tribunale: «sui primi 18 campioni di grano, 4 presentano contenuto di Ocratossina superiore ai limiti»
10 gennaio 2006: L’imprenditore Francesco Casillo viene arrestato
2009 il pm chiede il rinvio a giudizio di Francesco Casillo
16 marzo 2010: Il Comune di Spinazzola delibera di costituirsi parte civile al processo
15 aprile 2010 : Riprende il processo presso il Tribunale di Trani


Gli articoli:
7 Marzo 2010 Grano, il Comune parte civile?
Si attende la costituzione nel processo contro le importazioni illegali
• SPINAZZOLA. Importazione del grano contaminato da “Ocratossina”. Nel processo che vede imputato Francesco Casillo coamministratore e gestore di fatto della «Molino Casillo Francesco srl» e Alessio Di Maggio direttore tecnico dell’azienda speciale “Samer” della Camera di Commercio di Bari, anche il Comune di Spinazzola si appresta a valutare la eventuale costituzione come parte civile. Il processo è pendente a Trani e riprenderà dopo la riformulazione del collegio del Tribunale, il 15 aprile 2010.
Le delicatissime inchieste che portarono al sequestro della Moto Nave Loch-Alyn battente bandiera di Hong Kong che proveniva con il suo carico di grano contaminato da Port Cartier (Canada), indagini condotte dal pm Antonio Savasta della Procura di Trani, partirono da una decisa denuncia dell’allora presidente della Coldiretti di Spinazzola, Michele Lovaglio.
“Un Davide che sfidava Golia”, ovvero i grandi importatori di grano destinato ad alimentazione umana. Concisa la denuncia di Lovaglio indirizzata al pm Savasta, nella quale, il 20 settembre 2005, denunciava l’inspiegabile giacenza del grano prodotto localmente, perché rimasto invenduto, nei silos delle cooperative della zona di Spinazzola.
Scriveva Lovaglio: «Volendo capire il perché il mercato procedesse in maniera contraria alla regola della domanda e dell’offerta, appuravo che nel porto di Bari e nei porti del Nord Barese, arrivano svariate tonnellate di grano duro soprattutto dal Canada. Le dette imbarcazioni oltre a portare il suddetto grano di ottima qualità, fanno pervenire anche grano classificato ad uso “zootecnico” che invece viene ammesso nei canali di commercializzazione per alimentazione umana, falsificando il mercato cerealicolo poiché questo prodotto dovrebbe essere tassato con un prelievo di carattere fiscale diverso per l’uso animale, di tale attività si avvantaggerebbero grossi granai fra cui il granaio di Casillo».
E delle tonnellate di grano trasportate da quella motonave 43.848,15, come poi accerterà il magistrato con i suoi periti e investigatori, 26.597,140 tonnellate erano destinate proprio alla Molino Casillo Francesco di Corato. Sconcertante il contenuto nelle carte processuali, due copiosi faldoni, presenti presso lo studio dell’avv. Giuseppe Lovaglio di Spinazzola, il quale ha curato la costituzione di parte civile di Michele Lovaglio. Il solo al momento costituito parte civile con la Asl Ba/3 di Altamura. Specie nelle perizie eseguire per l’accusa dal prof. Onofrio Laricchiuta di Bari.
Quel grano che risulterà solo dopo le sue perizie contaminato di “Ocratossina A”, nelle prime analisi fatte eseguire dall’importatore tutto era stato dichiarato nella norma, non solo era nocivo per l’alimentazione umana ma anche per quella animale. Le ocrotossine provocano sia nell’uomo che negli animali formazione di intermedi metabolicamente attivi probabilmente responsabili dell’azione cancerogena e di altri effetti tossici. «Un rischio alimentare, scrive tra l’altro il prof. Onofrio Laricchiuta, poco conosciuto e forse sottovalutato».
Nel processo Francesco Casillo è accusato di aver introdotto sul territorio nazionale mediante importazione, acquistato e successivamente trasformato mediante miscelazione con altro grano quello contaminato da Oocratossina, rendendolo pericoloso alla salute pubblica e per aver commercializzato a terzi il prodotto lavorato, distribuendolo per il consumo sul territorio Italiano.
Alessio Di Maggio è imputato perché al fine di consentire a Francesco Casillo, di eludere le investigazioni e occultare la contaminazione da Ocrotossina redigeva certificati perizie ritenute false in favore della Casillo Granai srl.
La lotta per la tracciabilità del grano, moltissimo quello importato da diverse parti del mondo per essere trasformato da industriali pastai o in prodotti da forno in Puglia, quella in difesa dei coltivatori locali che hanno visto crollare il valore del loro prodotto sceso nell’ultimo anno ad un terzo rispetto al passato, da 50euro a quintale a molto meno di 20euro. Così come la necessaria consapevolezza di quel che acquistano i consumatori, non è atto sporadico per il Comune di Spinazzola.
Su sollecitazione dell’Italia dei Valori, consigliera Franca Carbone, l’amministrazione ha tenuto un consiglio comunale monotematico. Sempre la Carbone ha sollecitato i parlamentari del suo partito, Pierfelice Zazzera primo firmatario, Ivan Rota e Anita Di Giuseppe, i quali il 12 gennaio 2009 hanno presentato un’interrogazione al Ministro delle politiche agricole Zaia, per chiedere maggiori azioni in difesa del grano prodotto in Puglia. Ad oggi il Ministro non ha ancora risposto.

1 Aprile 2010 • SPINAZZOLA LA GIUNTA COMUNALE HA DELIBERATO LA COSTITUZIONE NEL GIUDIZIO AI CASILLO
Grano all’ocratossina il Comune è parte civile

• SPINAZZOLA. Nel procedimento penale pendente presso il Tribunale di Trani che vede imputati Francesco Casillo e Alessio Di Maggio per l’importazione del grano proveniente dal Canada, trasportato con la motonave Loch Alyn, contaminato da ocratossina, la giunta del Comune di Spinazzola, presieduta dal sindaco Carlo Scelzi, ha deliberato la costituzione a giudizio di parte civile.
Il processo riprenderà il 15 aprile con una nuova composizione del collegio giudicante. Il rinvio a giudizio per i due imputati è stato firmato dal pm Antonio Savasta. Francesco Casillo è accusato nella qualità di cooaministratore e gestore di fatto della «Molino Casillo Francesco srl» di avere introdotto sul territorio nazionale mediante importazione, acquisto e successivamente trasformato mediante miscelazione con altro grano, 26.597 tonnellate di grano duro contaminato da ocratossina, sostanza cancerogena rilevata oltre i limiti di legge, rendendolo pericoloso alla salute pubblica e per aver commercializzato a terzi il prodotto lavorato, distribuendolo per il consumo sul territorio italiano.
Alessio Di Maggio, direttore tecnico dell’azienda speciale “Samer” della Camera di Commercio di Bari è imputato perché, secondo l’accusa, al fine di consentire a Casillo Francesco di eludere le investigazioni e occultare la contaminazione da ocratossina, redigevano certificati falsi attestanti l’insussistenza della micotossina.
L’incarico alla costituzione di parte civile è stato affidato all’avv. Vito Spano dell’ufficio avvocatura comunale.
La Giunta ha fatto propria la richiesta espressa in consiglio comunale dalla consigliera dell’Italia dei Valori, Franca Carbone, di agire in difesa della salute pubblica.
Nella delibera si legge: «la condotta delittuosa che ha trovato propagazione dal territorio di Corato, è stata tale da ledere il fondamentale diritto alla salute nonché alla integrità psico-fisica della collettività spinazzolese. Va, rimarcato che, ai sensi dello Statuto Comunale, il Comune di Spinazzola è “un ente locale autonomo, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo ispirandosi ai valori ed agli obiettivi della Costituzione Italiana e dell’Unione Europea”».
Le indagini che portarono alla scoperta del grano contaminato da ocratossina, che il perito del Tribunale prof. Onofrio Laricchiuta ha rilevato essere pericoloso per l’alimentazione umana e degli animali, con conseguenze gravi anche dopo anni, partirono dopo una denuncia indirizzata al pm Antonio Savasta, a firma di Michele Lovaglio di Spinazzola, all’epoca presidente della Coldiretti, difeso dall’avv. Giuseppe Lovaglio, già parte civile nel procedimento penale.
Una denuncia-querela di un «Davide »che sfidò la potenza del «Golia» rappresentato dai grossi interessi industriali dei Casillo. Ora non più solo poiché vede a suo fianco anche tutta la sua città.

4 Apri le 2010 SPINAZZOLA L’ATTESA DEL PROCESSO, DOPO LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE DEL COMUNE
Grano contaminato dall’ocratossina la preoccupazione dei cerealicoltori


• SPINAZZOLA. Necessità di capire dopo l’annuncio della costituzione di parte civile del Comune nel procedimento penale che riprenderà il 15 aprile, che vede imputati per il grano proveniente dal Canada, contaminato da Ocratossina “A” rilevata oltre il limite di legge: Francesco Casillo, importatore , e Alessio Di Maggio, responsabile “Samer”.
La scoperta nel 2005 avvenne dopo la denuncia dello spinazzolese Michele Lovaglio. Quel grano, sostiene l’accusa, venne miscelato e venduto per essere trasformato ad uso alimentazione umana. Ma cosa sono le acrotossine? La risposta è nelle relazioni, del prof. Onofrio Laricchiuta perito del pm Antonio Savasta: «quelle conosciute sono l’Acrotossina A (OA) e la B (OB), quella più tossica è la “A”. La biotrasformazione della OA sia nell’uomo che negli animali porta alla formazione di intermedi metabolicamente attivi probabilmente responsabili dell’azione cancerogena e di altri effetti tossici». Le notizie sul pericolo delle Acrotossine giunge dal mondo veterinario: «il principale organo bersaglio è il rene ma per dosi sufficientemente elevate si ha tossicità anche a livello epatico. Alcuni studi su diversi animali hanno evidenziato che le micotossine, tra cui la Ocratossina, possono provocare svariate patologie: perdita o ridotta capacità produttiva, compromissione immunitaria. Il cancro può svilupparsi nel fegato, reni, sistema immunitario, tratto digestivo e polmone. Altri effetti attribuiti alle micotossine: la morte embrionale, l’inibizione dello sviluppo ormonale, mentre aborti spontanei associati ad ergotismo sono messi in relazione a presenza di Aflotossine, rubratossine e Zearalenoni in animali gravidi. Inoltre, l’Ocratossina A è una micotossina di tipo fetotossica ed immunosoppressiva e sono ben note le sue attività teratogeniche e carcinogeniche». La rilevanza del processo di Trani, come si intuisce, è tutto in queste ragioni.

13 Aprile 2010 «Non era grano contaminato» Francesco Casillo: «Il consulente della Procura ha sbagliato la perizia»

• SPINAZZOLA. Grano contaminato da ocratossina A. Parla Francesco Casillo: «dite a Lovaglio che il Davide che lotta contro Golia non è lui ma sono io che sono stato “pestato a sangue” da forze più forti di me. Finora….».
Una telefona serena, l’altro pomeriggio, di confronto ma anche di velata preoccupazione quella intercorsa nel tardo pomeriggio tra la “Gazzetta” e Francesco Casillo, imputato nel processo penale pendente presso il Tribunale di Trani per la vicenda dell’importazione, trasformazione e commercializzazione di grano contaminato da ocratossina A. Processo che riprenderà il 15 aprile e che vede alla sbarra anche Alessio Di Maggio responsabile “Samer”, il quale aveva escluso nelle sue analisi la presenza della micottosina.
Il «Lovaglio» indicato da Casillo è Michele Lovaglio, il cittadino di Spinazzola, all’epoca dei fatti presidente della locale Coldiretti. Lui presentò la denuncia-querela da cui sono scaturite le indagini condotte dal pm Antonio Savasta che portarono al sequestro della motonave Loch Alyn battente bandiera di Hon Kong proveniente dal Canada carica di grano. Secondo l’accusa, le 44mila tonnellate del cerale presentava contaminazione della pericolosa ocrastossina A, cancerogena sia per l’alimentazione umana che animale.
Francesco Casillo fu arrestato, il blocco della motonave nel porto di Bari, nel settembre del 2005, aprì anche una breve crisi diplomatica tra l’Italia e il Canada che tramite la sua ambasciata dichiarò la piena purezza del suo grano venduto all’Italia da oltre 100 anni.
Casillo chiede: «ma oltre al Comune di Spinazzola, la Asl e Michele Lovaglio quanti altri si sono costituiti parte civile?» In realtà il fermento su questa vicenda che aveva visto all’inizio attivo anche“Altroconsumo” è tuttora in corso. Ad Altamura il “Movimento Aria Fresca” ha chiesto al sindaco Mario Stacca di attivarsi per la costituzione di parte civile, così come altre organizzazioni legate al mondo agricolo stanno valutando il da farsi. Di certo l’importazione del grano da paesi extracomunitari ha una grande ripercussione sull’economia locale e pugliese ed il processo a carico di Casillo ha avuto grande eco.
Sbotta Casillo: «alla fine mi ritroverò contro tutta l’Italia». Poi aggiunge: «ma secondo voi io sarei un bandito, un mostro che volontariamente può aver messo in pericolo la salute della gente? Sono un imprenditore e cerco, come sto facendo anche oggi di domenica pomeriggio, di portare avanti gli interessi della mia azienda, dei miei operai». Tentare di fare utile d’impresa non è certo un reato, usare stratagemmi illeciti “sì”. «Questo - afferma Casillo - in piena coscienza è quello che io non ho fatto. Sento di dirlo con serenità e sono pronto a dimostrarlo in tribunale. Cercando di sintetizzare, dal mio punto di vista, ecco cosa è accaduto: il consulente della Procura, Laricchiuta, chiamato in merito alla determinazione della qualità del grano sequestrato, ha sbagliato la perizia. Sulla certezza, derivante da tale infondata perizia, che il grano fosse contaminato si è costruito un impianto accusatorio fantasioso. Dalla perizia fatta a cuor leggero, senza conoscere la materia, è purtroppo partita un’azione giudiziaria-mediatica eclatante, da cui è molto difficile, per chi l’ha promossa, fare marcia indietro dopo che si è avuta contezza, e si è avuta, ma non è stata divulgata, della verità. Il tempo è galantuomo ma non solo lui. Ci sono anche persone per bene che hanno la missione di divulgare la verità con spirito di lealtà». Saranno proprio le perizie il cardine del processo sul presunto grano contaminato dall’ocratossina A”. Da una parte il Ctu del Tribunale, il prof. Onofrio Laricchiuta dall’altra, per Casillo, quella del prof. Giovanni Ballarini, dell’Università di Parma, e del prof. Vittorio Dell’Or - t o, dell’Università di Milano.
Poi Francesco Casillo conclude: «se come credo sarò ritenuto innocente, mi chiedo se con altrettanto clamore i media daranno notizia ed avranno la forza di dire ci siamo sbagliati». La conclusione a parere di Francesco Casillo potrebbe essere affidata ad vecchio adagio: «meglio un colpevole libero che un innocente in prigione» La parola passa alla valutazione del Tribunale.

Nessun commento:

Posta un commento