venerdì 16 aprile 2010



SPINAZZOLA DOPO IL DISSEQUESTRO DELL’AREA PRENDE CORPO L’IPOTESI DI UNA DISCARICA DA REALIZZARE NEL SITO NEOLITICO
Grottelline, il futuro sembra solo spazzatura

di Cosimo Forina
Grottelline sarà discarica gestita dall’Ati Tradeco-Gogeam, la prima società fa capo al patron dei rifiuti in Puglia, Carlo Dante Columella, la seconda alla famiglia Marcegalia, della signora Emma Marcegalia presidente della Confindustria. Il sito è stato dopo un anno e mezzo dissequestrato dalla Procura di Trani dallo stesso pm Michele Ruggiero, il quale aveva ordinato il fermo dei lavori al fine di valutare la regolarità dell’iter dei permessi. Tutto nella norma anche in quella che sarà la tutela del sito Neolitico scoperto dall’Università di Pisa e la grotta sopra la quale era previsto l’impianto di biostabilizzazione, una chiesa rupestre a croce greca con cinque absidi. Saranno gli alberi a fare da barriera e porre il distinguo tra i diecimila anni di storia e il “frutto” della società moderna. L’immondezzaio non influirà sull’aspetto naturalistico, paesaggistico, monumentale di “Grottelline” dove il Comune di Spinazzola, sollecitato dall’Ato Ba/4, presidente il sindaco Carlo Scelzi, in attesa del dissequestro aveva di già deciso che anche li verrà realizzato l’impianto per il trattamento della frazione umida e un deposito della frazione secca dal Bacino Ba/4, 200.000 abitanti. Una valutazione quella espressa dal magistrato a cui si deve grande rispetto, proprio perché per capire fino in fondo quel che stava accadendo ha di fatto fermato i lavori della costruzione della discarica dal 23 agosto 2008. Restano comunque, se mai potrà dirsi conclusa questa faccenda, molte domande in sospeso. Prima fra tutte il perché del furto avvenuto tra la notte del 30 ottobre e 3 novembre 2008 della memoria del computer negli uffici della Regione Puglia, assessorato all’ambiente, retto allora da Michele Losappio, dove erano custodite le procedura di valutazione d’impatto ambientale. Il Governo rispondendo all’interrogazione degli On. Zazzera, Barbato, Scilipoti, Cimadoro e Pifferi dell’Italia dei Valori il 1 aprile 2009 affermava: “Per quanto riferito dal Comando Carabinieri, l'evento aveva attinenza, altresì, con investigazioni eseguite dal Nucleo Operativo Ecologico di Bari, relative alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale in corso per un impianto complesso per rifiuti urbani, con annessa discarica di soccorso, da ubicarsi in un sito nel Comune di Spinazzola (BA), località Grottelline, già sottoposto a sequestro giudiziario nell'ambito di un procedimento penale pendente presso la Procura di Trani”. Il perché, altra domanda, come riferito dall’On. Pierfelice Zazzera in una intervista a “Panorama” dell’agosto 2009, dalla Confindustria si affrettarono a fare una telefonata al parlamentare chiedendo numi per quella interrogazione. Poi ci sono le indagini di Bari. Anche “Grottelline” è entrata al centro dell’attenzione della direzione distrettuale antimafia, pm Desirèe Digeronimo, in ragione di alcune osservazioni relative al ciclo dei rifiuti sulla Murgia e allo scandalo Sanità per i rifiuti ospedalieri. Ascoltato a tal proposito, dopo la sua aggressione giunta dopo la partecipazione ad un convegno su Grottelline il direttore di Radio Regio di Altamura, Alessio Di Palo. Verbali secretati. Dalla sua radio Di Palo evidenzia i molti aspetti, ritenendoli anomali, proprio sulla gestione del ciclo dei rifiuti. E per quel che si sa, restano in località segreta con le loro famiglie tutelati dalla Dda di Bari, sia uno dei due aggressori del Di Palo che il fratello Francesco Di Palo ritenuto importante testimone di giustizia. Sotto l’aspetto, meno giudiziario e più amministrativo, scaturiscono altri quesiti. Con la nuova legge regionale sui rifiuti voluta dal governatore Nichi Vendola, i comuni hanno tempo sino a novembre di aderire ad ambiti territoriali ricadenti nella Provincia di appartenenza. E’ il caso di Spinazzola e Minervino Murge, città che rientrano nella Barletta-Andria-Trani mentre la composizione dell’Ato Ba/4 vede altre otto città ricadenti nella Provincia di Bari. Qualora Spinazzola dovesse confermare di voler uscire dall’Ato Ba/4, cosa che ha già fatto con delibera di consiglio comunale, avendo le Province ruolo di controllo sulla gestione dei rifiuti sussisteranno ancora i presupposti di localizzazione della discarica del Bacino Ba/4 a “Grotelline”? Quesito che come si intuisce è lasciato tutto alla decisione politica, vista la condizione di accettazione passiva a Spinazzola, su ogni evento che ha circondato la storia di “Grottelline” da parte dei cittadini. Mentre il rumore delle ruspe su Grottelline potrebbe essere già imminente.

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