domenica 5 settembre 2010


Assalto alla Murgia da Minervino a Spinazzola
In Veneto:
La stessa società petrolifera si è proposta, in Veneto, con le stesse modalità, ma fornendo spiegazioni un po’ diverse.
La Differenza:
Scelzi (Pd) dichiara che se la ricerca sarà positiva, si farà un referendum; in Veneto il Pd dice “non abbiamo bisogno di trivellazione”
COSÌ I TEXANI CERCANO IL PETROLIO LA PAURA DELLE TRIVELLE LEGA IL TERRITORIO PUGLIESE E LUCANO CON LA PADOVANA
Cosimo Forina • Spinazzola.
Cosa unisce due città della Puglia: Spinazzola e Minervino, tredici città della Basilicata, con sessantatre del Veneto tra Padova e Rovigo? Il filo rosso è la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi. Protagonista la società texana Aleanna Resources, posseduta da tre aziende di esplorazione e sfruttamento, la texano-canadese Saxon Oil, che ha dichiarato nel bilancio 2008 ricavi per 5,6 milioni di dollari, e le texane Kerns Petroleum, attiva nelle esplorazioni, ed Aleanna Energy. Anche nel Veneto come in Puglia e Basilicata ad accorgersi “stranamente” dei progetti di ricerca c’è voluta la pubblicazione sul Bollettino Regionale con comunicazione dell’inizio della procedura Via. Se tra la Murgia e l’Alto Bradano il progetto porta il nome di “Palazzo San Gervasio” 561 chilometri quadrati, nel Veneto le concessioni richieste dalla Aleanna Resources sono due: “Le Saline” tra Padova e Rovigo per 579 chilometri quadrati e “Tre Ponti “ che alle due province aggiunge anche aree nel Veneziano, per 640: un totale di oltre 1.220 chilometri quadrati. Quel che stupisce sono le similitudini che caratterizzato il rapporto con i territori e le rassicurazioni che da Sud a Nord giungono dalla società che ha sede a Matera, rilasciate da Roma dall’avv. Emanuele Turco legale della Aleanna Resources. Specie dopo e non prima che i cittadini apprendano della possibile ricerca di idrocarburi. Pronti in fotocopia i conforti di Turco: «la prima attività di ricerca sismica consisterà nel far passare pesanti Tir che emetteranno onde sonore con masse battenti. Registrate da geofoni che sveleranno se vi siano idrocarburi nel terreno. Trivellazioni? Siamo solo ai rilievi superficiali che, nel Ferrarese, due anni fa, abbiamo completato in 3-4 mesi su un’area di 130 chilometri quadrati, con un protocollo che prevedeva anche gli indennizzi». In Veneto evidentemente rispetto a Spinazzola il progetto dell’Aleanna se lo sono letti, infatti Turco ammette: «se vi sono idrocarburi nel terreno partirà la richiesta di aprire un pozzo esplorativo profondo 3.500 metri. A quel punto tutto l’iter burocratico dovrebbe ripartire da capo Ma posso dire che i pro grammi di lavoro legati a ricerche sismiche e apertura di un pozzo esplorativo, che produce gas per 24-56 ore, comportano investimenti di 10-15 milioni di euro. Sono comprensibili le preoccupazioni delle realtà locali: ora si aprirà il dialogo». Dal Veneto giunge la conferma, sempre negata dal sindaco Scelzi, unico su quindici sindaci a dirsi favorevole alla ricerca petrolifera, che oltre ai rilievi sismici non sono affatto esclusi pozzi esplorativi a 3500metri di profondità. Come del resto è scritto chiaramente anche nel progetto “Palazzo San Gervasio” fortemente contrastato oltre che da tutti i sindaci della Basilicata anche dall’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia. E mentre il sindaco Scelzi (Pd) dichiara che se la ricerca risulterà positiva, solo allora verrà coinvolta la popolazione con un referendum: “sono contrario alle trivellazioni: non sono previste nella fase di ricerca poiché si tratta solo di studio geologico effettuato con strumenti non invasivi”, in Veneto il consigliere Pd di Monselice, Francesco Miazzi afferma: «L’Ita - lia è divenuta una specie di Eldorado, le royalties sono tra le più basse al mondo. La Bassa Padovana ha già dato troppo in termini di salute e ambiente, non ha bisogno di queste trivellazioni».
LA SCHEDA
L’oro nero
La società texana Aleanna Resources LLC di Houston (USA) ha presentato il progetto denominato “Palazzo San Gervasio” L’area interessata al progetto comprende un territorio di 561 Kmq in gran parte in Lucania Le città interessate al progetto con Acerenza, Banzi, Barile, Forenza, Genzano di Lucania, Ginestra, Maschito, Montemilone, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Ripacandida, in Lucania, mentre in Puglia sono interessati i comuni di Minervino Murge e Spinazzola.
L’oro bianco
Più che l’oro nero in questa area la risorsa più preziosa è l’acqua: il governo con il contributo della Regione Basilicata, ha già approvando il progetto «Marascione», per l’irrigazione di circa 5.000 ettari tra Puglia e Basilicata.
Centinaia di milioni di euro di investimenti potrebbero essere vanificati dalla ricerca petrolifera.

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