venerdì 24 dicembre 2010

OSPEDALE: SAGA DELLE CONTRADDIZIONI. GLI STUDENTI DELL’ITIS SCRIVONO A NICHI VENDOLA
Cosimo Forina
Momenti concitati ieri mattina nel “Coso”, quello che in pochi si ostinano a chiamare, più per scaramanzia e per dovere ancora ospedale. Visto che la Giunta regionale di centrosinistra guidata da Nichi Vendola, quello della "rivoluzione gentile" ha deliberato di azzerare dal 31 dicembre i posti letto. Con il prossimo anno, il “Coso” prenderà di certo altro nome e funzione, salvo che in Consiglio regionale programmato in febbraio sul Riordino Sanitario in Puglia, venga approvato l’emendamento proposto dal consigliere regionale Ruggero Mennea (Pd) che mantiene un codice unico ospedaliero per Spinazzola e Minervino Murge. Cosa è successo ieri? Il direttore medico del presidio dott. Vito Campanile, invia un fax nel quale comunica che a causa dei lavori di adeguamento alle norme antincendio presso S.O. Spinazzola, a far data dal 27 dicembre, è sospesa temporaneamente l’attività di radiologia ed ecografia, i lavori dureranno fino al 15 febbraio circa. “Pertanto, scrive Campanile, l’attività di radiologica e ecografia ordinaria e in urgenza sarà garantita nella Struttura ospedaliera di Minervino Murge o nel presidio ospedaliero di Canosa”. Poi conclude: “A partire dalla stessa data, sono sospesi temporaneamente i ricoveri”. Ed è subito bagarre. Perché sospendere i ricoveri? Tutti, indistintamente, e perché non spostare le attrezzature di ecografia in altra stanza lontana da quella dove saranno eseguiti i lavori? Altro fax dello stesso Campanile non appena arrivano le prime telefonate di protesta. Lo stesso specifica che i lavori erano stati già programmati e quindi: “eventuali rimostranze sono soltanto delle mere strumentalizzazioni”. Poi ci va dentro e scrive: “Il periodo storico ha visto emanare un regolamento per il Riordino Ospedaliero: si vuole rassicurare che la coincidenza dei lavori non è foriera di una chiusura anticipata dello S.O. Spinazzola. Eventuali rivendicazioni sull’assetto assistenziale del territorio di Spinazzola, che sono anche politiche, devono essere rappresentate nelle sedi competenti, che esulano dalle attività di questa Direzione Sanitaria”. A fine mattinata arriva dalla direzione generale altro comunicato che si somma a quello del sindaco Carlo Scelzi in cui si tenta di rassicurare tutti. La sintesi: Non è mo che dovete morire! “Con la sospensione, scrivono dalla direzione generale, delle attività della Radiologia non saranno possibili i ricoveri urgenti e acuti mentre saranno garantiti i ricoveri in lungodegenza”. Prima semi smentita per Campanile. Prosegue il comunicato: “Sarà inoltre garantita l’attività di ecografia”. Altra smentita per Campanile! Valli a capire questi dirigenti che non si parlano tra di loro! “Abbiamo preparato un avviso che sarà affisso in città per comunicare l’avvio dei lavori ai cittadini di Spinazzola – dice Rocco Canosa, Commissario straordinario Asl Bt – nei prossimi mesi gli stessi lavori di adeguamento all’impianto elettrico e antincendio riguarderanno la dialisi, il laboratorio analisi, il punto di primo intervento, il cup (centro unico di prenotazione), la farmacia e gli uffici amministrativi”. “Il nostro impegno rispetto all’ospedale di Spinazzola – continua Canosa – viene confermata. Come ho più volte ribadito, la struttura ospedaliera non sarà chiusa”. Ma cosa ne sarà senza posti letto? Rocco Canosa non lo dice. Intanto c’è da finire di spendere un milione di euro e poi si vedrà. Per il momento alla città che spera nella buona novella: “tanti auguri scomodi di buon Natale”.
LA LETTERA DEGLI STUDENTI DELL’ITIS DI SPINAZZOLA
“Caro Governatore, Siamo gli studenti della V classe dell’Istituto Tecnico Industriale “Enrico Fermi” di Spinazzola, sede aggregata di Barletta, Le scriviamo in merito alla chiusura del nosocomio “S. Maria La Civita” del nostro paese, per chiederle di riesaminare le ultime decisioni a riguardo. Non faccia svanire il nostro sogno che all’alba di una domenica di dicembre, preludio al magico Natale, che vede tutti più buoni e generosi, si è sbiadito. Nel mese di ottobre noi studenti abbiamo abbandonato le aule per percorrere le vie di Spinazzola con striscioni e slogan in difesa del nostro “Ospedale”. Abbiamo partecipato alle convocazioni da parte dei cittadini fatte al Direttore generale Dr. Rocco Canosa e all’Assessore regionale Dr. Tommaso Fiore. Vogliamo rinnovare,ora, con questa lettera, il nostro accorato appello non solo alla Sua brillante intelligenza ma al Suo cuore a non chiudere il Presidio Ospedaliero di Spinazzola, quell’ospedale che ha spalancato le porte di notte, di giorno con il freddo, il caldo per salvare numerose vite, quante ne ha salvate e quante ne potrebbe salvare ancora, solo se quelle porte non si chiudessero. Quanti medici, infermieri hanno aiutato e confortato i malati che si sono rivolti a loro fiduciosi e speranzosi. Siamo ancora qui, noi ragazzi dell’ITIS, noi che sembriamo insensibili alle problematiche della nostra società, siamo noi che. capaci di futuro, di un futuro all’insegna di un’umanità più spiccata, vogliamo arrivare a Lei che ha modellato la Sua vita sull’insegnamento di Don Tonino Bello e Le chiediamo in coro a gran voce ma con tono accorato: “ Non distrugga, non annienti l’ultima spiaggia, l’ultima ancora di salvezza di un paese che ha bisogno di vita, ha bisogno del Suo Ospedale. L’Ospedale è, infatti, quel faro che aiuterà il paese a non soccombere. Aspettiamo fiduciosi, non ci deluda, Lo chiediamo a nome di tutti gli ammalati che non hanno la forza di urlare il proprio dolore. Senza l’Ospedale la salvezza diviene un miraggio irraggiungibile”.

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