martedì 28 giugno 2011

AMBIENTE E SALUTE
NODO ANCORA TUTTO DA SCIOGLIERE LA REGIONE NON ASCOLTA

Nonostante la presa di posizione del presidente della Provincia, Ventola, la riorganizzazione degli Ato tarda ad arrivare
SUL CICLO DEI RIFIUTI OMBRE E RITARDI
Al centro della vicenda sempre il sito di «Grottelline» a Spinazzola
di Cosimo Forina
«Se ci fosse il bacino costituito dai dieci comuni che compongono la Provincia Bat, la discarica che si vuole costruire a Grottelline non avrebbe ragione di essere realizzata. Gli impianti già esistenti sul territorio provinciale hanno autonomia per altri quindici anni. La Provincia sarebbe in grado di provvedere ad un maggiore controllo sul ciclo dei rifiuti mentre ora è costretta a barcamenarsi con tre Ambiti territoriali ottimali. Più virtuoso sarebbe il ciclo dei rifiuti e la raccolta differenziata». Si possono sintetizzare cosi le dichiarazioni di Francesco Ventola presidente della Provincia, rese il 26 gennaio 2011, nell’audizione dinanzi alla commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti che indaga su ecomafie e criminalità organizzata. Sono trascorsi altri cinque mesi da quell’incontro presieduto dal vicepresidente sen. Vincenzo De Luca, con domande rivolte a Ventola dal sen. Candido De Angelis. Ma la Regione (presidente Nichi Vendola) con il suo assessore Lorenzo Nicastro continuano a non rendere operative le Province, di riflesso non dando serenità a Spinazzola dove crescono i dubbi su Grottelline, perché? A quali conclusioni è arrivata la commissione parlamentare? E perché i consiglieri regionali, di centrodestra come di centrosinistra, solerti in altre circostanze non chiedono conto di questi ritardi sulla nuova organizzazione della gestione dei rifiuti? Mentre crescono le ombre dopo le dichiarazione del sottosegretario agli interni on. Alfredo Mantovano in risposta all’interrogazione parlamentare dell’on. Dario Ginefra (Pd) sull’intreccio politica- mafia-affari ad Altamura con influenza sull’Ato Ba/4 e su azienda e titolare, la società Tradeco di Carlo Dante Columella che dovrebbe gestire la discarica di Spinazzola. Cosi Mantovano: «a 14 amministratori comunali, nell'ambito dell'ATO competente, è stato contestato il reato di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche in favore della Tradeco. Comportamenti attivi o omissivi posti in essere dai sindaci componenti l'Ambito territoriale ottimale del bacino Bari/4, finalizzati a favorire gli illeciti guadagni della Tradeco sono stati contestati, a vario titolo, a 72 persone». Questo è quanto esplicitava Ventola in commissione sottolineando la necessità di ottenere autonomia di gestione:
«Mi riferisco a Grottelline a Spinazzola è il centro più piccolo che fa riferimento alla nostra provincia, ma non è inserito nel nostro stesso ambito territoriale. La mia provincia è composta di dieci comuni, tre rivenienti dal foggiano e sette dal barese, ma, in relazione agli ambiti territoriali, nella programmazione regionale è divisa in tre: due centri, Spinazzola e Minervino, fanno capo al bacino BA/4 insieme a Gravina, Altamura, Poggiorsini e altri; al FG/4 fanno capo tre centri della mia provincia, San Ferdinando, Trinitapoli e Margherita di Savoia, insieme a Cerignola e ad altre città; a BA/1 fanno capo, invece, i centri della provincia di Barletta, Andria e Trani, ossia Bisceglie, Trani, Canosa, Barletta e Trani, alle quali si aggiungono quattro centri della provincia di Bari, ovvero Molfetta, Corato, Terlizzi e Ruvo». E poi: «Io mi trovo, dunque, nella sgradita situazione di avere tre ambiti da dover tenere sotto controllo, i cui impianti di riferimento sono tutti nei centri che fanno capo alla mia provincia. Abbiamo chiesto da tempo alla Regione di identificare un unico ambito su base provinciale per evitare che ci fossero seri problemi. È stata emanata una legge regionale in occasione dell’approvazione del bilancio dell’anno scorso che dava appunto questo indirizzo. La legge regionale ha lanciato un indirizzo per la ricostituzione degli ambiti su base provinciale e attendiamo fiduciosi che ciò possa avvenire il più presto possibile. In questo contesto si inserisce la situazione di Grottelline, un impianto di discarica assegnato a seguito di aggiudicazione pubblica all’Ati Cogeam ma che rappresentava un punto di riferimento, seppur giacente nel mio territorio, di un bacino che non fa capo alla mia provincia. Perché tenere in piedi Grottelline e Spinazzola? Spinazzola è nella mia provincia. Perché tenere in piedi Grottelline? Non serve alla mia provincia, a quel territorio, ma serve a coprire un altro territorio e un altro ambito». Nella Provincia si attende e si vuole voltar pagina ma la Regione dovrebbe tagliare il cordone ombelicale nella gestione dei rifiuti.

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