domenica 14 agosto 2011

Il 16 agosto alle 10 arriva in città Pietro Rossi accompagnato dal consigliere regionale Mennea
Il garante dei detenuti in visita la carcere
ANNARITA DIGIORGIO RADICALE IN SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE PER DIFENDERE IL CARCERE DI SPINAZZOLA

di Cosimo Forina
Annarita Digiorgio, originaria di Palagiano (Ta), dirigente del Partito Radicale oggi è in sciopero totale della fame e della seta in difesa del carcere di Spinazzola. Il 16 agosto alle 10 arriva in città il neo Garante dei detenuti regionale Pietro Rossi accompagnato dal consigliere regionale del Pd Ruggiero Mennea. Ed insieme, visiteranno il carcere modello adibito sino al 27 luglio per detenuti sex offenders dove erano in corso progetti mai intrapresi in Italia contro la recidiva. Scippato a Spinazzola, svuotato del personale che è stato trasferito altrove, smembrato di suppellettili con ordine di servizio del provveditore Giuseppe Martone dopo l’arrivo dell’incomprensibile decreto di chiusura emesso il 16 giugno dell’ex ministro Angiolino Alfano. Rossi incontrerà l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Di Tullio e successivamente la stampa. Inoltre c’è attesa per la risposta all’interrogazione presentata in commissione dai parlamentari radicali eletti nel Pd, prima firmataria Rita Bernardini che con Marco Pannella il 10 agosto ha incontrato il nuovo Guardasigilli Nitto Palma per parlare della penosa condizioni delle carceri italiane ed anche dell’Istituto Penitenziario di Spinazzola. Da quanto diffuso dal Partito Radicale sono 1500 persone che oggi in Italia faranno lo sciopero totale della fame e della sete, si tratta di parlamentari di ogni schieramento, direttori di penitenziari, associazioni di volontariato, agenti di polizia penitenziaria, cittadini che si sono unite all'appello di Marco Pannella. Obbiettivo: la convocazione straordinaria del Parlamento dopo la denuncia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il quale il 28 luglio ha definito la giustizia: "una questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile". Annarita Digiorgio con la sua lotta nonviolenta si rivolge al Consiglio Regionale Pugliese al quale ha posto l'urgenza di intervenire con una mozione che impegni il presidente Nichi Vendola a chiedere un immediato incontro con il nuovo Ministro Nitto Palma per la riapertura del carcere di Spinazzola. Recepita già da Ruggero Mennea che ha chiesto sia inserita nel primo consiglio regionale dopo la pausa estiva. Una scelta maturata, quella della Digiorgio, dopo la sua partecipazione alla manifestazione di lunedì scorso di fronte al carcere dimesso della città indetta dall’Ugl Polizia Penitenziaria. Scrive nel suo comunicato fatto giungere alla “Gazzetta” la dirigente radicale: “ancora non si capisce come nella regione con le carceri peggio ridotte d'Italia, il ministro possa aver chiuso l'unico carcere funzionante e utile, dirottando i detenuti ivi ristretti in quelli di Trani e Taranto che scoppiano, e nell'indifferenza delle istituzioni locali”. C’è altro che si impone come cronaca proprio oggi 14 agosto. Giorno più caro per gli spinazzolesi, nella festa dedicata alla sua patrona Maria Santissima del Bosco. Che oscura quella legittima gioia delle luminarie, il saluto tra gli emigranti che fanno ritorno ai loro luoghi natii, bancarelle e leccornie, il pranzo preparato con cura cercando di portare in tavola quanto più possibile legato alla tradizione ed ai sapori di questa terra di Murgia, il concerto finale della festa con i fuochi d’artificio. E’ l’ennesimo scippo alla città. Dopo l’ospedale caduto sotto la mannaia del governatore Vendola e del suo assessore alla sanità Tommaso Fiore, immolato per risanare lo spreco e l’allegra gestione della sanità pugliese. Questa volta a difendere Spinazzola sono in tanti, tutti convinti che non la si può ulteriormente impoverire anche nel suo esempio di buona “Giustizia”.

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