mercoledì 3 aprile 2013


“PAPA FRANCESCO VENGA NELLA TERRA DI INNOCENZO XII”
Lettera-invito del sindaco Di Tullio
di Cosimo Forina
Spinazzola-Un invito a venire a Spinazzola e nella terra di Murgia. Anche questo è nella lettera spedita nei giorni scorsi a papa Francesco dal sindaco Nicola Di Tullio. Le parole rivolte al Pontefice, entrato nel cuore di tutti sin dal primo giorno della sua elezione, trovano motivazione nel percorso che la città si è data per celebrare il IV centenario dalla nascita del suo figlio più illustre divenuto papa con il nome di Innocenzo XII. Scrive Di Tullio: “Beatissimo Padre con infinita gioia quale Sindaco della città di Spinazzola che diede i natali ad Antonio Pignatelli (Spinazzola 13 marzo 1615), salito al soglio pontificio il 12 luglio 1691 con il nome di papa Innocenzo XII Le esprimo con tutti i miei concittadini la partecipazione alla Sua elezione a Vescovo di Roma e Vicario di Cristo. La concomitanza del Suo suffragio nello stesso giorno che segna per noi quella della nascita del figlio più illustre della città, ha suscitato nei nostri cuori una grande emozione. La pregnante figura di papa Innocenzo XII, riformatore della Chiesa, il quale abolì il nepotismo, amato per la sua attenzione rivolta ai poveri è tutt’oggi riferimento nella testimonianza della fede in Cristo. Nei diversi ruoli affidatogli da vari pontefici Antonio Pignatelli fu uomo di Chiesa di indiscussa coerenza. A tale proposito La rendo partecipe che l’Amministrazione comunale di Spinazzola con delibera consiliare n°53 del 28 novembre 2012 ha nominato un gruppo di lavoro, ovvero il Comitato promotore del IV centenario della nascita di papa Innocenzo XII (1615-2015) con l’intento di organizzare sin da quest’anno e per il prossimo triennio, una serie di manifestazioni per celebrare l’evento. Ancor più segnatamente la mia città sente di volerLe essere vicina dopo aver appreso del Suo continuo servizio accanto ai poveri. Insegnamento e atto d’amare che La unisce a quella del nostro papa Innocenzo XII. Voglia Beatissimo Padre accogliere il nostro abbraccio e l’invito a visitare la nostra città, la nostra terra di Murgia ed impartire su di essa la Sua Santa Benedizione. Se a tanto mi sono spinto, pur in sentimento di umiltà, è perché ho voluto essere voce dei cuori dei miei cittadini”. La lettera partita dal Palazzo di Città è accompagnata dal programma redatto dal Comitato promotore per le celebrazioni del IV centenario della nascita di papa Innocenzo XII, presiedente Antonio Amendola e da una copia del libro biografico curato dallo scomparso, storico e scrittore, Francesco Antonio Gisondi, autore di: “Innocenzo XII-Antonio Pignatelli (Spinazzola 1615-Roma 1700)”. Aldilà della coincidenza della data che unisce l’elezione di papa Francesco con quella della nascita di Antonio Pignatelli, il 13 marzo, quello che fortemente sorprende è la loro ferma volontà ad elevare la dignità degli ultimi. Con l’emissione della bolla Romanum decet Pontificem papa Innocenzo XII abolì il nepotismo, dichiarando: “i miei nipoti sono i poveri”. E ad essi dedico la sua vita, scegliendo per se l’essenziale, rinunciando ai privilegi. Allo stesso modo papa Francesco ha sorpreso il mondo quando nella sua prima omelia ha dichiarato: “Mi chiamo Francesco perché lui ha incarnato la povertà. Io voglio una Chiesa povera per i poveri”. Qualunque sia l’evolversi della missiva partita da Spinazzola alla volta della Santa Sede, la similitudine tra i due pontefici è davvero forte, segnante. Catechesi che scuote al senso di essere cristiani. La terra di Murgia sogna l’arrivo di papa Francesco, accogliendo i suoi insegnamenti: “L'odio lasci il posto all'amore, la tristezza alla gioia, la menzogna alla verità”.

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