domenica 16 giugno 2013

MERCATO ESTERO
LE NUOVE FRONTIERE
LA REGIONE
Fondamentale il supporto dello Sprint Puglia (sportello regionale per l’internazionalizzazione imprese)
IL «MADE IN SPINAZZOLA» SBARCA ANCHE IN RUSSIA
Nello stand della Regione anche un’azienda di Spinazzola
La Regione Puglia guida e sostiene i suoi artigiani per la loro internazionalizzazione. Ed infatti è stata la Puglia la protagonista riconosciuta nella seconda edizione del salone internazionale Macef-Russia che si è svolto all’All Russian Exhibition Center dal 29 al 31 maggio, organizzato da Fiera Milano spa, in contemporanea alla manifestazione del settore gioielleria, Gift e articoli in argento.
Nove gli artigiani pugliesi che hanno raggiunto Mosca con i loro prodotti: la Cereria Introna di Bitonto(Ba), Crealba di Angelo Lioce & C. di Noicattero (Ba) Eurocrisat di Altamura, Erbolinea di San Severo (Fg), Fiorentino Home by Alfatex di Santeramo in Colle (Ba) Gb Collezioni di Curci M & Capelluti M. di Ruvo di Puglia, Morelli di Mola di Bari, Velab di Talsano (Ta) e dalla Provincia Barletta-Andria-Trani la ditta Lara di Cosimo Forina di Spinazzola.
La Russia con il Brasile e l’India è uno dei paesi emergenti dove il “Made in Italy ” è per creatività, design, particolarmente apprezzato. Per sottolineare la capacità degli artigiani pugliesi al Macef- Russia è giunto l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Loredana Capone.
«Un universo estremamente vitale, quello dell’artigiano, ha sottolineato la Capone, in Puglia si contano oltre 76mila aziende pari al 22,6% delle azienda attive. A questa vitalità si aggiunge l’ottimo rapporto tra la Puglia e la Russia legate da solidi vincoli storici e religiosi. Nel 2012 l’export dell’artigianato pugliese è cresciuto del 171,6% rispetto al 2011 mentre la performance nazionale è stata del 17,6%». Strategico investire nella valorizzazione dell’artigianato artistico: «è anche attraverso l’abilità dei maestri artigiani che si promuove l’immagine della Puglia nel mondo».
Un forte legame lega la Puglia con la Russia ed è il culto verso San Nicola da Myra. Il consolato italiano a Mosca ha rilasciato nel 2012 circa 650.000 visti, la previsione è che presto saranno raggiunti gli 800.000. L’assessore Capone ha altresì sottolineato durante la sua conferenza con la stampa nello “Spazio Puglia”: «La Russia è uno dei paesi in crescita su cui puntiamo di più. Questa edizione del Macef ha confermato che i prodotti dei nostri artigiani, fatti di manualità e arte, sono sempre più graditi. L’apprezzamento riservato alle aziende accompagnate dalla Regione a Macef ne è la testimonianza».
Tra i servizi di Fiera Milano offerti alle imprese pugliesi anche l’iniziativa networking “Bussines Matching”, ovvero incontri mirati tra aziende e buyer selezionati sulla base del settore di interesse. La ditta Lara realizza dal 1986 oggettistica e album fotografici utilizzando veri elementi naturali incastonati nella pelle tinteggiata a mano. L’antico ed esclusivo procedimento della lavorazione che contraddistingue la produzione è frutto dell’esperienza di maestri artigiani e del loro sapere, grazie al quale è in grado di proporre oggetti “unici ed irripetibili” come la Natura a cui si è ispirata. Alla manualità si unisce la selezione meticolosa dei pellami, il trattamento degli elementi naturali (spighe di grano, foglie della monumentale quercia secolare di Spinazzola, foglie e ramoscelli di ulivo, acero, pino), la preparazione dei colori per la tinteggiatura, la patinatura delle pelli ed il fissaggio. Più procedimenti eseguiti a tampone su ogni singolo oggetto. L’azienda, è socio del Gruppo di Azione Locale (GAL) Murgia Più, un partenariato finanziato dall’Unione Europea, che si propone di favorire lo sviluppo del territorio rurale attraverso il coinvolgimento degli attori locali. Spinazzola ricade tra i Comuni del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Primo Parco Rurale in Italia da cui provengono gli elementi utilizzati dalla ditta Lara come decoro per le sue collezioni. La sua produzione si svolge prevalentemente in forma manuale, con strumenti semplici e tipici su disegno-
progetto e con materiali conformi alla tradizione. «In ogni creazione, sottolinea il suo titolare Cosimo Forina, c’è la storia del territorio e la scelta di narrarla come fattore importante tanto quanto il valore estetico delle stessa produzione. Prematuro fare un bilancio su questa esperienza a Mosca. Siamo ritornati con un dato confortevole rispetto alla stagnazione del mercato interno italiano, le nostre collezioni sono state particolarmente apprezzate da quanti hanno visitato lo stand. Anche dall’assessore regionale Loredana Capone che ci ha permesso con il supporto operativo dello Sprint Puglia (sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese) di essere inseriti nello Spazio Puglia e questa è stata per noi una buona opportunità che auspichiamo porterà a nuova crescita».

mercoledì 12 giugno 2013


SPINAZZOLA INIZIATIVA CULTURALE SUL CITTADINO PIÙ ILLUSTRE
Papa Innocenzo XII in un fumetto la storia
Ora il primo racconto illustrato sulla storia di Antonio Pignatelli (Spinazzola 13 marzo 1615) il figlio più illustre della città di Spinazzola, divenuto Papa con il nome di Innocenzo XII, è pronto per essere impaginato per poi, tra agosto e settembre, andare in stampa.
I ragazzi della terza elementare delle sezioni A-B-C hanno concluso il loro lavoro. A non voler mancare alla chiusura di questo percorso iniziato a febbraio che ha registrato la stretta collaborazione dell’Istituto Comprensivo di Spinazzola guidato dalla dirigente Grazia Ruggiero e il Comitato promotore per le iniziative legate al quarto centenario dalla nascita di Papa Innocenzo XII (13 marzo 2015), il presidente del Comitato Antonio Amendola. “Scopo dell’iniziativa ha sottolineato Amendola, è quello di far conoscere e far amare ai nostri ragazzi la figura di Antonio Pignatelli. Il contesto storico del 1600 secolo della sua nascita, quello dei luoghi che lo videro bambino e la storia del suo casato. La prima delle tre attività finanziate dal Comitato Innocenziano è stata quella della realizzazione della storia “A spasso per il Feudo”. Questa iniziata proseguirà nel 2014 con il far conoscere Pignatelli nel percorso di Uomo di Chiesa, per concludersi nel 2015 con la storia del suo papato. Di questo primo lavoro andato oltre ogni previsione siamo orgogliosi ed entusiasti. Così come siamo certi che non appena sarà diffuso sorprenderà positivamente tutti.” Il Comitato Innocenziano in sintonia con la scuola ha scelto per i ragazzi un insegnante davvero di eccezione, lo spinazzolese Antonio Forina, disegnatore, fumettista del periodico della Edizioni San Paolo, Famiglia Cristiana. La sceneggiatura stilata con la collaborazione degli stessi ragazzi e del disegnatore è nata dalla penna dell’insegnante Franca Carbone che con le altre insegnati: Luisa Cancellara, Rosa Bruno, Elena Muscedra, Giovanna Di Lascio, Gina Consiglio hanno costituito il gruppo di lavoro che ha seguito gli oltre cinquanta disegnatori in erba. Fonte sulla conoscenza del Feudo della famiglia Pignatelli composto dalle città di Spinazzola, Minervino Murge, Lavello: relazioni, apprezzi, cronaca del 1600 tratte da antiche pubblicazioni che con minuzia di particolari descrivono le tre città. Tra gli altri il “Venosa , Lavello, Spinazzola, Minervino in età moderna. Quaderno” (1998) ad opera di Antonio Capano curato da Tarsia Centro Unla di Melfi. Il linguaggio più consono ai bambini è senza ombra di dubbio quello del mondo del fantastico e la storia illustrata di Innocenzo XII ne è la riprova. Dalla fantasia degli autori ecco spuntare un bibliotecario davvero particolare “Ubaldo” e una bambino “Arturo ” il quale accompagnato da una penna magica “Pennina Piumina” si ritrova in dietro nel tempo per vivere i momenti salienti della nascita di Antonio Pignatelli. C’è avventura in “A spasso per il feudo”, c’è storia, anche quella dei costumi e delle popolazioni. Delle loro tradizioni, dell’arte e mestieri. L’orologio del tempo riportato al 1615 nell’antico feudo Pignatelli è quindi stato un viaggio del sapere e del conoscere. Brevi ma intensi passi percorsi li dove il futuro Papa Innocenzo XII, che abolì il nepotismo, amando ed elevando la dignità dei poveri, fu bambino nel calore della sua famiglia e della sua gente.

mercoledì 5 giugno 2013


MALTEMPO
AGRICOLTORI IN GINOCCHIO
IL TERRITORIO
L’area interessata potrebbe essere compresa tra i tre ed i quattromila ettari, ben oltre il 35% dell’estensione coltivata della città
I DANNI
Per il grano tenero le aspettative erano nell’ordine dei 60 quintali ad ettaro, grano duro 55, avena 45, orzo 60, colza 30. E ora?
Campagne flagellate dalla grandine
Spinazzola, distrutti migliaia di ettari di campi di grano già pronti per la mietitura

Il sindaco Nicola Di Tullio si appresta a chiedere lo stato di calamità naturale per l’eccezionale grandinata, che lunedì ha colpito il territorio di Spinazzola.Una vera catastrofe. I campi pronti per la mietitura sono andati distrutti con perdite che vanno dal 50% al 100% del raccolto. Da una prima analisi l’area interessata potrebbe essere compresa tra i tre ed i quattro mila ettari, ben oltre il 35% dell’estensione coltivata della città. Partendo dalla zona Paredano, Epitaffio, Contrada Pilella, Masseria Colangelo per sconfinare nei campi di Genzano di Lucania in particolar modo l’area del Castello del Monteserico, anche qui campi coltivati da spinazzolesi. Ad andare distrutte colture di grano duro, grano tenero, avena, favino, oliveti, vigneti, colza, orzo, alberi da frutta, piselli. Persi anche alcuni capi di bestiame in una masseria. Qui tre mucche al pascolo sono state sorprese dall’eccezionale tempesta. Una di queste è stata rinvenuta morta, per le altre due si è dovuto procedere al loro abbattimento per le ferite riportate. Una economia in ginocchio in un anno che si presentava come eccezionale per la raccolta di cereali a paglia, leguminose e oleaginose. Tra il 27 ed il 28 maggio sui campi di Spinazzola erano state effettuate delle stime dai tecnici abilitati per conto dell’Inran ex Ense per le produzioni medie del territorio. Per il grano tenero le aspettative era nell’ordine dei 60 quintali ad ettaro, grano duro 55, avena 45, orzo 60, colza 30, favino circa 35 quintali per ettaro. Ed invece dopo che si è scatenato l’inferno dal cielo tutto è andato perduto. Centomila quintali di cereali non saranno più raccolti con una perdita che potrebbe aggirasi tra i tre ed i quattro milioni di euro. Alle 15,10 di lunedì un cielo scuro come la pece ha colpito con chicchi di grandine grandi anche alcuni centimetri portando distruzione dovunque. Ad attivarsi prima di altri chiedendo l’intervento dell’amministrazione Comunale e delle associazioni di categoria uno dei maggiori e più importanti cementifici del territorio, la Cerealfer, dove sono pervenuti i racconti di chi, in poco più di venti minuti di bufera, ha perso tutto il suo raccolto. Il sindaco Nicola Di Tullio unitamente al comandante della Polizia Municipale Fulvio Romano Borgia ed il consigliere comunale Raffaele Zianni, nonché i rappresentanti della Coldiretti e alcuni agricoltori hanno effettuato i primi sopraluoghi per constatare direttamente l’entità dei danni alle colture. Terreni letteralmente rasi al suolo che nei prossimi giorni, è stato spiegato, marciranno. L’eloquenza delle fotografie scattate con i telefonini dagli agricoltori che si sono precipitati nei loro campi permette una in equivoca lettura del dramma. Sgomento, questo il sentimento che accomuna tutti. Vero dolore per chi, piccolo, medio o grande coltivatore, aveva riposto le proprie aspettative sul proprio lavoro nei campi. Leggere sui volti, negli occhi di questa gente ogni singola sofferenza è come partecipare alla loro privazione. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare un turbine di tale portata capace di spazzare via ogni più prospera attesa. La città che vive prevalentemente dalla sua agricoltura è come attonita ed ora chiede un aiuto eccezionale. L’operosità agricola è stata colpita nel suo cuore. Nei campi coltivati a biologico e non solo, sono rimasti ormai solo steli, senza più infiorescenza, spighe. Le corissidi cariche di chicchi maturi sono sulla terra e travolte nel fango. A Spinazzola, granaio e fonte di altre colture speciali, ora non resta che raccogliere con prove documentali, fotografie, rilievi, perizie, gli effetti della calamità. La violenza della grandinata, davvero eccezionale per dimensione ed estensione, non può che richiamare tutto l’impegno possibile per sostenere l’agricoltura locale così fortemente colpita. Una aspettativa che se pur in un momento comprensibile di ristrettezza economica tanto dello Stato che della Regione, non potrà che in diritto, trovare aiuto adeguato e permettere al mondo agricolo di questa terra martoriata di Murgia di ripartire con nuova fiducia.
Il sindaco di Spinazzola: «Chiedo lo stato di calamità naturale»
Attivate le procedure per ottenere il riconoscimento della Regione

Dal Palazzo di Città immediato è stato attivato tutto quanto possibile per richiedere lo stato di calamità naturale. Il sindaco Nicola Di Tullio ha comunicato l’eccezionale avvenimento al Prefetto Carlo Sessa, all’assessore alle politiche agricole della Provincia Luigi Roccotelli e quello della Regione Fabrizio Nardoni. Coinvolta anche l’autorità di bacino. Ma come si procede per veder riconosciuto una stato di calamità naturale? Essenziale che il danno sia esteso ad almeno il 35% del territorio e che questo venga documentato. Spetta alla giunta Comunale approvare e pubblicare la delibera con la quale viene chiesto al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessorato Regionale alla Protezione Civile il riconoscimento dello stato di calamità naturale per l’eccezionale grandinata. I cittadini interessati vengono quindi invitati a raccogliere prove documentali (fotografie, rilievi, perizie) dei danni subiti. Utile, ed in questo vi è riscontro di una spontanea attivazione, che le associazioni di categorie, tecnici, provvedano a sostenere le eventuali segnalazioni e richieste di aiuto. I documenti poi andranno consegnati al Comune in seguito al positivo esito della procedura di riconoscimento dello stato di calamità e secondo la tempistica che verrà successivamente indicata. Le determinazioni della Regione, circa l’esito della procedura, dovranno essere rese note mediante avviso pubblico a partire dal sito web istituzionale del Comune. Saranno poi gli organi preposti ad accertare la veridicità di ogni denuncia di danno presentato. Il sindaco Di Tullio: «faremo tutto il possibile per sostenere i nostri concittadini colpiti da questa sciagura. Fiduciosi che anche in Regione come in tutte le altre Istituzioni troveremo la giusta sensibilità capace di portare aiuto alla nostra agricoltura così duramente colpita».