martedì 13 maggio 2014



Catania, premio Livatino-Saetta 2014
“LAVORARE PER ESSERE PIU’ CREDIBILI E INDISPONIBILI A CONTAMINAZIONI”

Il Premio internazionale “Rosario Livatino - Antonino Saetta” magistrati assassinati dalla mafia, giunto alla sua XX edizione svoltosi il 9 maggio a Catania nella sala conferenze della Casa circondariale di Bicocca diretta da Giovanni Rizza è stato conferito a pugliesi e lucani, i quali attraverso il loro operato sono testimonianza di legalità, difesa della vita, dell’ambiente e della libertà d’informazione. L’alto riconoscimento all’impegno sociale è stato assegnato dal Comitato antimafia di Giarre “Rosario Livatino e Antonino Saetta” presieduto da Attilio Cavallaro a Patrizia Todisco giudice per le indagini preliminari che ha seguito il caso Ilva e al giornalista Tonio Attino giornalista del Corriere del Mezzogiorno-Corriere della Sera, autore del libro «Generazione Ilva» (edizioni Besa). Ad Antonio Loconte, giornalista barese, destinatario di minacce per un’inchiesta sul “118”. A Domenico Lestingi, operaio di Conversano che attraverso le sue denunce ha permesso di far scoprire irregolarità nella gestione di discariche, rifiuti occultati, perdendo il suo posto di lavoro. A Claudia Salvestrini e Matilde D’Amelio quest’ultima spinazzolese, del consorzio Polieco di Roma. A Tritto Savino Maurizio (Associazione Intercomunale Lucania) contraria alla realizzazione di un mega impianto solare termodinamico da realizzare sul territorio di Banzi a confine con Palazzo San Gervasio e Spinazzola, avanzato dalla Teknosolar2 srl di Matera. Ed alla Redazione di Basilicata24 che da mesi subisce atti intimidatori, ma che difendono la libertà di informazione. Donne e uomini che hanno scelto di fare semplicemente, sino in fondo, senza compromessi, il loro dovere. Avendo come riferimento imprescindibile: la legalità e il bene comune. “Quello che ci manda avanti, ha marcato Claudia Salvestrini direttrice del consorzio nazionale Polieco, anche senza scorta o in totale solitudine, è l'esempio positivo di uomini come il giudice Rosario Livatino". Piglio deciso il suo che prende spunto dai fatti di cronaca e riferendosi agli eccellenti arresti legati all'Expò 2015 ha lanciato un duro affondo. “Troppe volte- accusa- il nostro nemico è la politica e facciamo attenzione- ha esortato i presenti- il traffico illecito dei rifiuti è gestito innanzitutto da imprenditori senza scrupoli, che agiscono facendo accordi territoriali con le mafie". Un fenomeno quello degli sversamenti dei rifiuti contro cui Polieco conduce una strenua battaglia, tesa ad evitare che “i prodotti della nostra raccolta differenziata finiscano in Cina, dove i portafogli sono gonfi di sfruttamento”. Toccare gli interessi forti è per Salvestrini un compito difficile, ma irrinunciabile “perché - ha spiegato la direttrice - abbiamo un debito nei confronti dei tanti uomini e donne caduti sotto la barbarie criminale. Come diceva Livatino, dobbiamo lavorare per essere più credibili, ma soprattutto indisponibili a ricevere incarichi o proposte che rischiano di produrre il germe della contaminazione”. Efficace messaggio di condanna del malaffare, a cui ha fatto eco quello di vari esponenti delle forze dell'ordine e della magistratura, tra i premiati Arturo De Felice, direttore nazionale della Direzione investigativa antimafia (DIA) siciliana, che hanno espresso il desiderio di lavorare in rete con Polieco. Linea comune e un'unica missione: salvaguardare l'ambiente e la salute senza sconti per coloro che, ad ogni livello, agiscono nell'ingiustizia e nell'illegalità. Il Gip Patrizia Todisco è una donna riservata e preparata. Si è occupata di violenza sessuale su minori, di criminalità organizzata, di usura, assenteismo e di reati ambientali prima di arrivare a diventare protagonista di primo piano delle sorti dell'Ilva. Un disastro ambientale senza precedenti in Italia. La sua carriera è sempre stata all'insegna della difesa dei più deboli. Prima di ricevere dal presidente regionale per la Puglia del comitato antimafia, Cosimo Forina, il Premio internazionale Livatino/Saetta ha sottolineato “il costante necessario impegno e lavoro che investe il magistrato”. Ed il suo esempio di fermezza di certo non si è fermato, perseguendo la verità, nemmeno quando forte è apparso l’intreccio tra imprenditori e politica capace di condizionare il diritto al lavoro con quello alla salute. Le emozioni hanno preso il sopravvento quando Domenico Lestingi ha ringraziato per il riconoscimento ricevuto. Per lui il Premio Livatino/Saetta ha avuto come significato quello di uscire dall’isolamento. Essere circondato dal sostegno necessario per continuare la sua testimonianza contro azioni criminali che possono aver compromesso la salute di tantissime persone. “Nel momento della premiazione, ha raccontato Maurizio Tritto, mi tremavano le gambe, erano tre giorni che dormivo a stenti. Partecipare ad un evento del genere insieme a persone che hanno dato e continuano a dare tanto alla nostra nazione, a costo della stessa vita, ti crea un coacervo di sensazioni uniche, ti fa sentire piccolo. Stato e Istituzioni non sono due semplici parole per me. Hanno un valore e un significato ben preciso nel quale credo sinceramente. Giorni fa ho letto un articolo che descriveva a suo modo la Basilicata che citava queste parole: “se in Puglia c'e' la sacra corona unita, se in Campania c'e' la camorra, se in Calabria esiste la n'drangheta e in Sicilia la mafia, in Basilicata c'e' la politica....la mala politica”. Se oggi dovessi descrivere la terra che amo e nella quale vivono le mie due bambine, purtroppo non potrei parlare del suo cielo e del profumo di campi e di suoi boschi. Devo descriverla dicendo che la Basilicata è la regione più ricca d'Italia per risorse, una delle più povere d'Europa per reddito pro capite e disoccupazione, ma sopratutto quella con il più alto tasso di tumori. Allora c'e' qualcosa che non va, che non quadra! Stato e Istituzioni devono cominciare a porsi domande e hanno l'obbligo di finire questa strema difesa degli interessi economici di poche lobby a discapito di molte persone”. Il Premio internazionale “Rosario Livatino - Antonino Saetta” è fatto da queste persone. Ed ancora una volta la Puglia e la Basilicata hanno saputo esprimerle portandone il loro esempio.