domenica 28 giugno 2015


SPINAZZOLA SI AZZUFFA SULLE CRETINATE POI FA FINTA DI NON CAPIRE
INTANTO : “MA LA NOTTE, MA LA NOTTE, MA LA NOTTE NO!”

Cosimo Forina
Nel convegno organizzato dal GAL Murgia Più giovedì 18 giugno a Poggiorsini si è discusso di come l’Alta Murgia e la Città Metropolitana di Bari potrebbero avere un futuro comune. Tutto bene e tutto bello, programmabile in modo sostenibile ma nell’incontro non è mancata una nota “stonata” quella dell’assessore regionale ai trasporti Giovanni Giannini.
Il perché è tutta nella sua affermazione, durante il suo intervento, di pensare di riattivare la tratta ferroviaria Gioia del Colle-Spinazzola, infrastruttura di fatto smantellata, il servizio è stato sostituito su gomma: "per ri-utilizzarla di giorno per il trasporto dei passeggeri e di notte per rifiuti". Si, proprio così: “per i rifiuti”.
Un attimo prima a Giannini gli era stato tributato un caloroso applauso. Subito dopo nella sala è piombato il silenzio, imbarazzante, (azz ndr) se si pensa che tanto la città di Spinazzola che quella di Poggiorsini, il sindaco Michele Armienti è anche presidente del Gal Murgia Più che con orgoglio stava ospitando il convegno, stanno opponendosi alla realizzazione della discarica che la Regione ha concesso all’Ati Tradeco-Cogeam a “Grottelline”.
Località a tre chilometri da Poggiorsini che ricade sul territorio di Spinazzola di interesse ambientale, naturalistico, paesaggistico, archeologico e monumentale. Passata sotto la lente di ingrandimento di diverse procure, dall’opposizione al suo uso come immondezzaio espresso da associazioni come Lipu e Legambiente, che ha incassato il “No” della Provincia, dell’Oga, dell’Aro dell’Ente Parco dell’Alta Murgia, oggetto di interrogazioni parlamentari in Italia e in Commissione Europea, autorizzazione alla realizzazione al palo nella procedura di Valutazione Ambientale per evidenti incongruenze.
L’uscita come dire a “cetriolo” per restare in tema di valorizzazione dei prodotti tipici locali, dell’affermazione di Giannini tutto sommato poi non meraviglia tanto.
Quella della realizzazione della discarica a Spinazzola per la Giunta regionale guidata da Nicola Vendola fino all’ultimo giorno di mandato evidentemente è stato un chiodo fisso. E l’offrire infrastrutture in cambio della sua attuazione, pure.
Stessa operazione era stata tentata per il completamento della R6, strada interrotta a Minervino Murge che dall’uscita dell’autostrada di Canosa arriva sino in agro di Spinazzola. Anche in quel caso come contrappasso si parlò dei finanziamenti pronti per essere erogati a condizioni che la strada diventasse strategica per il trasporto dei rifiuti.
Ovviamente facendo scatenare "l’incazzatura" dell’allora presidente della Provincia, Francesco Ventola, ora eletto nel Consiglio Regionale e dei sindaci.
A Poggiorsini questa volta è prevalso il silenzio.
Ma un tarlo è un tarlo ed estirparlo non è cosa semplice.
Che si scelga un convegno dove si parla di programmazione per lo sviluppo rurale per lanciare strali è davvero singolare. Poi, proprio in piena emergenza rifiuti nella Provincia Bat dopo la chiusura della discarica di Trani ed Andria. Il tutto poche ore prima del consiglio Comunale di Canosa dove per l’arrivo dei rifiuti in quella città si è nell’assise sfiorata la rissa e da cui è partito un documento del sindaco Ernesto La Salvia in cui si afferma nel ribadire il “no” ad altre discariche sul territorio di essere: “Preoccupati dai dati riportati sulla pubblicazione edita da Regione Puglia e ASL BT “Rapporto Registro Tumori 2014” che attesta una maggiore incidenza di oltre il 50% di alcune forme tumorali nel territorio provinciale”.
La Salvia è un medico e possiamo fidarci della sua lettura del registro dei tumori.
Per chiuderla, con l’auspicio che prosegua il comportamento contro la discarica dall’amministrazione guidata da Nicola Di Tullio, che altrettanto faccia in neo presidente della Regione Michele Emiliano che aveva preso impegni in tal senso con il sindaco di Poggiorsini (nulla comunque è mai certo nella vita) piace ricordare la fortunata trasmissione condotta da Arbore da cui mutuare il tormentone che potrebbe essere canticchiato, sperando nel risveglio della città prima che si ritrovi sommersa nella “m-onnezza” così: “di giorno bisogna attrarre turismo, ma la notte, ma la notte, ma la notte, no!” Giannini docet.

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